La legittimazione del potere di amministrare le risorse comuni della collettività scaturisce dalla delega concessa dai cittadini ai rappresentanti eletti. Tuttavia, in questa fase di scarsità delle risorse pubbliche, il complesso e articolato sistema di regole determina condizioni di divaricazione tra il principio del consenso e dell’opportunità politica e la capacità dell’amministrazione pubblica di rispondere ai reali bisogni della comunità. Tra le diverse fasi di intervento, la partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni di allocazione delle risorse, in sede di bilancio preventivo, viene considerata un sistema operativo ad elevata potenzialità al fine di perseguire un miglior equilibrio tra bisogni da soddisfare e risorse limitate. Nel mondo, ma anche in Italia, alcuni enti locali hanno colto queste opportunità ed avviato sperimentazioni di coinvolgimento dei cittadini nella costruzione del bilancio di previsione, cosiddetto
“Bilancio Partecipativo”. Per Bilancio Partecipato si intende un modello di bilancio (non finanziario) che dia informazioni sulle priorità che sono state definite dalla collettività, soprattutto di quei soggetti che restano solitamente esclusi dalla realtà sociale a causa di problemi culturali e sociali. Il
Bilancio Partecipativo è uno strumento propedeutico e di supporto al Bilancio Preventivo, in quanto, tramite il processo di partecipazione, la comunità può far recepire all’ente locale alcune necessità più rilevanti rispetto ad altre, sarà poi compito dell’amministrazione che, preso atto di queste necessità, studierà le risorse finanziarie inserite nel Bilancio Preventivo e deciderà le eventuali variazioni di risorse, da un progetto ad un altro.
L’Amministrazione partecipata nasce nel momento in cui le istituzioni adeguano la struttura amministrativa con processi di decentramento e instaurano un rapporto con le più diverse iniziative partecipative per facilitare il confronto e la determinazione di scelte e decisioni condivise. La partecipazione dei cittadini al governo della città, pertanto, è necessaria per rispondere, in modo più efficace, alle richieste di una società sempre più complessa, ricostruendo un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini.